Cos'è il sogno lucido e perché lo si pratica

Sognare lucidamente è sognare sapendo di sognare, essendo in grado di portare avanti scelte fatte da svegli.

La scienza indica che si tratta di un fenomeno naturale nell'infanzia e un'abilità che è possibile riacquisire in età adulta.
Non si tratta di sognare vividamente, né di sognare ad occhi aperti, né è qualcosa che interferisce col nostro riposo: accade nella fase di sonno REM, dunque si è inequivocabilmente addormentati.

Le tecniche per praticarlo non ci consentono di "controllare" i sogni, ma di esercitare la nostra facoltà di scegliere come agire all’interno di essi, così come facciamo nella vita quotidiana, senza che questo significhi che controlliamo la sfera di esperienza della veglia.

L'esistenza dello stato di coscienza del sogno lucido è stato confermato nel 1975 dai professori Hearne e LaBerge, dell'Università di Hull, Inghilterra e negli anni successivi è stato validato come strumento per il trattamento degli incubi.
Nel 2012, all
'Istituto di Ricerca Max Planck di Monaco sono state registrate le prime sequenze di immagini cerebrali che hanno mostrato come nel momento in cui si diventa lucidi in un sogno si riattivino le parti del cervello tipiche dello stato di veglia, contemporaneamente a quelle attive nello stato di sogno.
La conseguenza straordinaria di ciò, che rende il sogno lucido uno strumento principe per il miglioramento della performance e all'interno del setting terapeutico è che il nostro cervello non opera alcuna distinzione tra ciò che sperimentiamo nel sogno lucido e nella veglia; per il fenomeno della neuroplasticità, qualunque cosa facciamo nel sogno lucido è immagazzinata come se fosse stata fatta da svegli, col risultato che vengono a crearsi nuovi percorsi neurali in supporto delle nuove competenze apprese. 
E' una sorta di riconfigurazione del cervello, che ha conseguenze tangibili nella veglia, ad esempio se ho paura di qualcosa e decido di prenderci confidenza in un sogno lucido, forte del fatto di sapere che si tratta solo di una proiezione della mia mente, nel momento in cui lo faccio, il mio sistema registra che ho avuto quell'esperienza e, nella veglia, la mia paura sarà sensibilmente ridotta.

Lo studio che Charlie Morley ha condotto con un team dell'istituto di ricerca IONS di St.Francisco ha mostrato che l'85% dei partecipanti, dopo una settimana di utilizzo delle apposite tecnche di sogno lucido non ha più soddisfatto i criteri del DSM 5 per la diagnosi di PTSD (sindrome da stress post traumatico); risultati confermati nel follow-up a 4 settimane di distanza. Lo studio, pubblicato su Traumatology, la rivista dell'American Psychological Association è stato seguito da un ulteriore studio randomizzato controllato, di cui siamo in attesa di ottenere i risultati ufficiali.

CAMPI DI APPLICAZIONE

Diamo per scontato che dormire implichi mettere momentaneamente da parte ciò che ci appassiona e che desideriamo portare avanti. Chi pratica il sogno lucido, sa invece di poter esercitare la propria volontà cosciente anche nei circa 25 anni di vita che si dedicano al sonno, dedicandosi a ciò che desidera senza prendere tempo ai già numerosi impegni. Alcuni esempi di ciò che si può praticare nei sogni lucidi:

  • I risultati degli studi indicano che allenarsi nel sogno lucido migliora la resa degli atleti quasi del 90%, ma la stessa tecnica può essere adottata da artisti e professionisti. Oltre ad allenarsi nella propria disciplina sportiva si può ad esempio:
    - allenarsi a parlare/cantare/recitare in pubblico o ad affrontare altri compiti difficili
    - applicarsi ad una materia di studio

  • In campo psicologico se n’è osservata l’efficacia ad esempio nel
    - trattamento di trauma e PTSD 
    - riconoscimento e integrazione di aspetti di sé rifiutati, temuti o dissociati, come emozioni negative, ansia e stress interno all'identità (legato all'attaccamento) - trattamento di fobie, dipendenze, depressione - disturbi psicosomatici - lavoro con il bambino interiore o altri archetipi o figure introiettate - fare pace con situazioni e relazioni dolorose non diversamente risolvibili - integrazione di incubi - acquisizione di competenze e risorse positive - favorire un buon attaccamento tra gestanti, genitori o caregiver e bambini - favorire il problem solving creativo - esplorare l'inconscio
  • E' possibile trarre beneficio dal sogno lucido anche in quanto forma di mindfulness. 

  • Da secoli è praticato in diverse tradizioni spirituali; nel buddismo tibetano, ad esempio è usato per prepararsi alla morte, con l’idea che abituarsi a riconoscere la natura illusoria dei sogni mentre ci si è in mezzo, consenta di mantenere questa stessa consapevolezza di fronte alle esperienze che si attraversano in seguito alla morte del corpo, che non sarebbero molto diverse da quelle di sogno. Altri esempi: - praticare meditazione/contemplazione/mantra/preghiera secondo la propria religione - incontrare i propri maestri/ricevere insegnamenti - trovare risposta a domande importanti - superare i condizionamenti dell'esperienza di veglia, come il senso di limitatezza e separatezza; l'identificazione col corpo, col conseguente subordinamento alle leggi del mondo fenomenico
  • Pur in assenza di indagini scientifiche in materia, il sogno lucido è tradizionalmente utilizzato per curare problemi fisici. Una possibile spiegazione di fronte alle guarigioni temporanee o permanenti riportate è che l'effetto placebo sia particolarmente potenziato dalla capacità di visualizzazione, essendo questa prerogativa dello stato di sogno e molto più limitata nella veglia.
  • Esplorazione, svago, ispirazione artistica
Alcuni articoli e studi sientifici: Articolo in inglese su Science Daily: Le persone che sono consapevoli di sognare hanno capacità di problem solving superiori alla media. Articolo in inglese sulle differenze misurabili tra lo stato di sonno REM e quello di sogno lucido, secondo gli studi dell'Istituto di Ricerca Psichiatrico Max Planck di Monaco Lo studio clinico su cui è basato l'articolo sopra